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Messina 10.4.2008

Europa, Mediterraneo e Area di Libero Scambio (giovedi' 10 aprile ore 17.00)

Messina - Nel Salone delle Bandiere del Municipio di Messina si è tenuto l'incontro organizzato dalla III Circoscrizione su "Europa, Mediterraneo e Area di Libero Scambio" uno dei dodici temi di studio rientranti nel Progetto "Sicilia l'isola che c'è" voluto dal Governatore del Lions Sicilia 108YB avvocato Salvatore Giacona. L'incontro è stato aperto dagli indirizzi di saluto dei rappresentanti del Comune (il commissario straordinario Gaspare Sinatra) e della Provincia di Messina (l'assessore Orazio Miloro) ed è stato introdotto dalla Prof.ssa Lucrezia Lorenzini che, nella III circoscrizione, è il responsabile del tema di studio distrettuale. Moderati dal Past Governatore Ing.Cesare Fulci, sono intervenuti il Presidente della Camera di Commercio di Messina dott. Enzo Musmeci e l'ing. Elazar Cohen, Ministro Consigliere dell'Ambasciata di Israele a Roma. Quest'ultimo ha affrontato, con grande lucidità, il tema della pace nel Medioriente e il ruolo, sul piano economico, sociale e culturale, che sta giocando lo Stato di Israele, di cui quest'anno ricorre il 60°anniversario dalla costituzione. L'incontro è stato chiuso dal saluto del Presidente della III circoscrizione dott. Giuseppe Scamporrino. Le riflessioni conclusive sono state affidate al Prof.Rosario Faraci, coordinatore del tema di studio distrettuale. Quest'ultimo si è soffermato sul ruolo del Mediterraneo come ponte di collegamento, sul piano sociale ed economico, tra l'Occidente e l'Oriente. Il Prof. Faraci si è chiesto, innanzitutto, se esistono i presupposti per parlare di Mediterraneo - la risposta è affermativa, considerati il patrimonio storico e culturale di quest'area del globo; se è realistico parlare di Mediterraneo e del 2010 - anche in questo caso, la risposta è affermativa, se non altro perchè il Mediterraneo è una delle principali destinazioni turistiche al mondo e dunque uno dei principali attrattori del business dei viaggi; se ci sono ancora ostacoli alla piena attuazione del partneriato di Barcellona - i principali problemi sono legati all'esiguità del volume di scambi commerciali intra-Mediterraneo, alla questione delle infrastrutture logistiche e ai problemi di stabilità politica di molti Paesi; se ci sono elementi positivi per rimuovere tali ostacoli - ancora una volta, la risposta è affermativa, se si considerano il ruolo del turismo, dello sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, del sistema universitario, della ricerca e dell'alta formazione. Secondo il Prof. Faraci, un grosso ostacolo è però rappresentato dal fatto che, allo stato attuale, non c'è un solo Mediterraneo, ma ve ne sono almeno sei: il flesso libico-egiziano (Egitto, Libia), il fronte maghrebino (Algeria, Marocco e Tunisia), l'arco latino (Francia, Italia, Malta, Portogallo e Spagna), la conca adriatica (Albania, Bosnia, Croazia, Macdeonia, Serbia, Slovenia), la facciata mediorientale (Israele, Giordania, Libano e Siria), il ponte anatolico-balcanico (Cipro, Turhcia, Grecia). Infine, il Coordinatore del tema di studio distrettuale si è soffermato sul ruolo che la Sicilia può giocare nello scenario del Mediterraneo, a condizione di rafforzarsi sul piano della competitività delle infrastrutture logistiche (porti e aeroporti). L'incontro è stato animato da un intenso dibattito.

RASSEGNA STAMPA

Tempo Stretto (Quotidiano on line di Messina)
Strill (Rivista on line)
Gazzetta del Sud (articolo)


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